Giorgio

Era un giorno d’estate, un giorno apparentemente come un altro…a renderlo indimenticabile la chiamata telefonica di Ada, la mamma di un bimbo speciale che non mi conosceva personalmente ma che, attraverso la terapista in comune, condivideva tanto con noi! mi propose un trattamento riabilitativo in acqua, mi disse: “Ivana, qualcuno ogni tanto, si prende cura dei nostri bimbi”…e così fu!!! Grazie all’associazione Aiutiamo la stella a brillare, Giorgio ha intrapreso un bel percorso riabilitativo in acqua incluso in un progetto finanziato grazie ai fondi raccolti con il 5 per mille!

Grazie a tutti, grazie di cuore.

Mamma riconoscente

Gabriele

Ciao mi Chiamo Gabriele, ho 4 anni e mezzo e sono di Torino.

Io soffro di idrocefalo esterno e ipotonia globale, alla mia nascita infatti l’ossigeno non è arrivato al cervello ed alcune cellule si sono bruciate, ho il cervelletto dell’equilibrio malformato, faccio ancora fatica a masticare, ma pian piano ci riuscirò…io mi impegno moltissimo per raggiungere tanti obiettivi! Due volte a settimana faccio sia logopedia che psicomotricità, ho cominciato a camminare a 4 anni, anche se porto i tutori tutto il giorno.

Sono seguito al Gaslini di Genova e in uno dei tanti ricoveri abbiamo conosciuto una mamma che ci ha parlato di questa associazione. Durante l’anno organizzano diversi progetti ed eventi a cui le mamme sono libere di partecipare o meno, se decidono di farlo, i fondi raccolti serviranno in parte per coprire le spese che l’associazione affronta ed in parte per sostenere economicamente le famiglie aderenti, attraverso il pagamento di terapie, visite e ausili.

Noi siamo fieri di fare parte dell’associazione

Aiutiamo “la Stella” a brillare onlus

Gabriele Gigliotti

Gabriel

Ciao mi chiamo Gabriel e ho 8 anni.

Ho una sorellina gemella che si chiama Evelyn.

Sono un bambino che non cammina e non si esprime con le parole, ma da quando i dottori mi hanno diagnosticato una tetraparesi distonico ipertonica, ho cominciato a fare fisioterapia, logopedia e fisioterapia respiratoria e ce la metto tutta per interagire col mondo esterno.

Mi piace molto andare a scuola e adoro stare con i miei amici che a volte vengono a trovarmi a casa per giocare con me, ovviamente io non posso giocare muovendomi come loro o comunicare come loro, verbalmente, ma, con gli ausili che mi vengono prescritti, posso interagire sia per esprimere i miei bisogni che per studiare e giocare!

Purtroppo a volte il servizio sanitario non arriva economicamente per potermi fornire i servizi e tutti gli ausili di cui avrei bisogno… questa meravigliosa associazione, nonché famiglia sta dando una mano a me e alla mia mamma a soddisfare tutti i miei bisogni!

Con Aiutiamo la stella a brillare, aiutate me e i miei amichetti a far diventare i sogni realtà!

Grazie

Francesco

Francesco è il nostro secondo figlio, è nato prematuro, a 28 settimane, a noi sembrava già un gran traguardo visto che la sorellina Maria Pia era nata a sole 23 settimane, ma dopo 10 giorni ci hanno comunicato che si erano verificati dei danni cerebrali importanti, il bambino avrebbe potuto avere problemi motori, visivi e cognitivi, e così è stato!

Ad un anno Francesco ha avuto la sua prima crisi epilettica ed è cominciato un periodo difficile, durante il quale siamo andati tante volte a Genova per provare terapie che lo aiutassero, intanto Francesco non mangiava più e aveva problemi a bere. Dopo due anni però fortunatamente la situazione si è stabilizzata. Adesso Francesco non ha crisi, mangia tutto anche se frullato e beve dell’acqua gel, ha un grave deficit visivo, non cammina, non usa le mani e non parla.

E’ un bambino che si fa voler bene, è un coccolone, interagisce molto con sua sorella (anche lei ha degli importanti problemi a causa di una ipoacusia grave e un’anosmia, praticamente è sorda e non sente gli odori).

Quando è nato Francesco pensavo che sarebbe stato difficile, oggi penso che i miei figli sono un dono e mi sento un padre fortunato!

Ho scelto l’associazione “aiutiamo la stella a brillare” perché mi piace l’idea di condividere questa mia fortuna e soprattutto perché ci sono famiglie con tanta esperienza che hanno passato prima di noi questi momenti e che, con i loro consigli, aiuteranno la mia stella a brillare!!!

Papà di Francesco

Francesca

Mi chiamo Elena e sono una mamma, Francesca è la mia bimba speciale, sì speciale, perché nel bene e nel male la disabilità ti proietta in un mondo nuovo, diverso, a cui troppo spesso non fai caso se non ci hai a che fare.

Francesca nasce a Torino il 18/04/2016 dopo una gravidanza non bellissima per via dei miei problemi di salute. E’ nata a 37 settimane+1 dopo un parto con induzione senza nessun tipo di sofferenza.

Tutto sembrava trascorrere normalmente e all’inizio sembrava che lei stesse seguendo le tappe principali di un bambino della sua età. C’era però qualcuno che non sembrava tranquillo: la nonna. Sì, la nonna, la mia mamma, che continuava a dirmi di far vedere la bambina perché piangeva in modo strano. La verità è però che una madre questi campanelli d’allarme non li vuole vedere! Poi arriva il compimento del primo anno di età e tutto continuava a sembrare normale. Inizio la mia seconda gravidanza quando Francesca aveva 13 mesi e da quel momento comincia un incubo che sembra non avere più fine. Dopo una gravidanza bruttissima, nasce prematuramente Emanuela e siamo costretti a passare interi mesi in ospedale. Proprio in questo periodo Francesca ha iniziato a regredire sempre di più. Poco prima di Natale 2017 torniamo a casa, vedevo Francesca peggiorare ma non avevo ancora la forza di affrontare la situazione, provata com’ero dal mio recente ricovero. Non appena mi sono ripresa, ne ho parlato con la pediatra che ci ha chiesto di raggiungerla immediatamente in studio. Non dimenticherò mai quel giorno di marzo in cui ci diede il sospetto di diagnosi; dura, cruda, ma intuitiva e che sicuramente ci ha permesso di non perdere tempo. Francesca era arrivata a non indicare, non parlare, non salutare, non masticare, non guardare negli occhi, non sorridere, non coordinare più gli arti, non toccare nessuno e non farsi toccare, non uscire, non visitare luoghi nuovi, non dormire, lanciare gli oggetti, far girare tutto ciò che era tondo, sbattere la testa contro i vetri, urlare, sbattere la testa per terra finchè non le usciva il sangue… per una madre un incubo! Inizialmente non riuscivo nemmeno a pronunciare la diagnosi, ma ne parlai con due persone che ero sicura mi avrebbero capito, una di queste, Ylenia, mamma di Asia, mia amica storica con cui sono cresciuta e fondatrice di questa onlus.

Francesca fa circa 20 ore la settimana di terapie ed esercizi e ora frequenta la scuola materna con delle insegnanti meravigliose che l’aiutano molto. 20 ore di terapie di cui solo una passata dal servizio sanitario nazionale e le altre a carico della famiglia, per un ammontare complessivo che supera il mio stipendio. Allora da madre ho scelto l’unica strada percorribile, combattere a fianco della mia guerriera. Piccola, non fa una vita da bimba della sua età, ma da quando esce da scuola vede dottori, fino alla sera, e se non va a scuola fa gli esercizi a casa, lei però è una lottatrice, una guerriera. Dopo la prima fase in cui si rifiutava di fare gli esercizi, ha iniziato ad andare avanti e a migliorare sopra ogni aspettativa. La cosa che forse colpisce di più è che ha ricominciato a sorridere e riesce poco alla volta ad esprimere le sue emozioni. Sulla strada incontriamo ogni giorno tanta ostilità ma anche un mondo fatto di belle persone che decidono di aiutare questi bambini ed è proprio grazie a questi aiuti che loro potranno continuare le loro terapie, riprendendo così a vivere, a sorridere…

Grazie, noi continuiamo a lottare!

Eleonora

Ciao, siamo di Parma.

Abbiamo una bimba di nome Eleonora affetta da Lissencefalia, patologia causata da mutazione genetica di cui nemmeno conoscevamo l’esistenza.

Abbiamo scoperto che Eleonora ne era affetta quando aveva circa tre mesi di vita: una notte di maggio del 2018 si è presentata la prima crisi epilettica.

L’indomani siamo andati in ospedale pediatrico dove, dopo una risonanza magnetica all’encefalo e tronco dell’encefalo, ci è stata comunicata l’esistenza della grave malformazione cerebrale…e ci siamo sentiti precipitare in un abisso di dolore indescrivibile. I medici non conoscevano nemmeno il nome di questa rara malformazione.

Solo qualche giorno dopo ci hanno riferito che si trattava di Lissencefalia Agiria/Pachigira, cioè cervello liscio con qualche zona di totale assenza di circonvoluzioni, e qualche zona con accenni di circonvoluzioni.

I medici dell’ospedale, vista la rarità della patologia, brancolavano nel buio e non hanno saputo fornirci risposte: ad ogni domanda la riposta era “non lo so” oppure “non si sa”, men che meno potevano fare previsioni di sviluppo della bimba per il futuro.

Solamente al Meyer di Firenze e presso l’Associazione ARC di Verona (esperti di patologie neurologiche come la Lissencefalia), ci hanno dato un’indicazione di massima delle possibilità e potenzialità di Eleonora. La strada sulla quale ci hanno indirizzato era quella di una stimolazione psicomotoria e cognitiva precoce. Abbiamo iniziato così, già dal quarto mese di vita, con una terapia abilitativa precoce per la motricità e terapia cognitiva. Al settimo mese abbiamo cominciato anche una terapia logopedica sempre di stimolazione precoce. Nelle varie fasi di crescita di Eleonora, abbiamo via via integrato varie figure professionali necessarie (scoprendole strada facendo).

La conoscenza dell’Associazione ONLUS “Aiutiamo la stella a brillare” è avvenuta tramite social network vari, proprio mentre cercavamo altre famiglie con situazioni simili alla nostra, dato che ci sentivamo molto soli, disperati ed abbandonati dalle strutture sanitarie.

L’Associazione ci ha aiutato e ci aiuta tuttora in diversi modi:

– ci ha sostenuto, aiutato ed ascoltato nei momenti di disperazione;

– ci aiuta con vari progetti di raccolta fondi nel pagare parte delle cure e terapie di Eleonora;

– organizza incontri durante l’anno con le famiglie associate (di tutta Italia) che hanno bimbi con diverse patologie neurologiche e non;

– si propone come punto di incontro, di riferimento, di confronto e anche conforto.                  

Ringraziamo tanto per la presenza dell’Associazione ONLUS “Aiutiamo la stella a brillare” e tutti gli associati.

Mamma e Papà di Eleonora

Alice

Ciao sono Alice e sono una bimba felice nonostante la mia malattia non mi permetta di fare tutto ciò che fanno i bimbi della mia età.

Adoro giocare con il mio fratellone e con i miei amichetti dell’asilo, mangiare il gelato e andare al mare!

Mi impegno tanto per fare piccoli progressi e quando ci riesco sono veramente soddisfatta. Spero di continuare a farne altri grazie alla mia famiglia e a quanti mi aiutano e mi aiuteranno nei prossimi anni!

Alessio

Ciao a tutti mi chiamo Alessio Emanuele Trotta e sono un bambino speciale di 11 anni. Sono nato a Corigliano Calabro il 3/06/2008 con una grave malattia, la “microcefalia”, il quadro clinico si è ulteriormente aggravato a seguito di una crisi ipossico-ischemica verificatasi al momento della nascita e che poteva essere evitata con un semplice parto cesareo. Soffro di quotidiane crisi epilettiche che ora sono passate da 80 a 4 al giorno grazie alle cure dei miei genitori, che mi hanno portato persino a Cuba, e grazie anche ai medici del Bambino Gesù di Roma dove sono tuttora seguito.

Io purtroppo non cammino, sto seduto sulla mia grande postura che chiamiamo “papale”, non parlo, ma riesco a volte a farmi capire, soprattutto dalla mia mamma. Non vedo, ma ascolto molto bene, non mangio tutto perché non riesco a masticare abbastanza, ma vado matto per la cioccolata, il gelato e le polpette al sugo che prepara la mamma. Per questo sono bello paffutello e sono pure alto, non sapete che fatica fanno quando mi prendono in braccio! Io non vado a scuola perché non riesco a stare fermo e mi innervosisce la confusione, ma a casa ho tanti giochi che adoro e mi piace molto ascoltare la musica, poi ci sono i miei fratelli più grandi, loro sono i miei compagni di gioco preferiti! I miei supereroi però sono mamma e papà che hanno rinunciato a tutto per dedicare il loro tempo a me. Mi portano al mare ed in montagna, a contatto con la natura, e mi ringraziano ogni giorno anche se io non penso di fare nulla di speciale, la verità però è che ho cambiato il loro modo di vedere il mondo che li circonda e i miei sorrisi gli danno la forza ed il coraggio di lottare per me! Sono fiero della mia famiglia, grazie a loro io sono felice!

I miei genitori sono venuti a conoscenza dell’esistenza di questa splendida associazione direttamente dal suo presidente Ylenia. Anche lei è, come loro, un genitore coraggio ed infatti l’abbiamo incontrata a Roma in un centro di fisioterapia in cui si trovava insieme a sua figlia Asia. Grazie a lei siamo entrati a far parte di questa splendida famiglia che ci aiuta non solo moralmente, attraverso il supporto delle altre mamme che vivono le nostre stesse problematiche, ma anche economicamente, supportandoci nell’acquisto di ausili, nel pagamento di visite e di tutto ciò che mi possa servire.  Grazie infinitamente mamma Ylenia per quello che fai per noi e per aver fondato questa meravigliosa associazione.

Federica

Ciao sono Federica e questo è il mio sorriso.
Da 14 anni e 1/2 insieme ai miei genitori sono protagonista di una realtà sconosciuta che è la mia diagnosi: “ lissencefalia con sindrome di west “, per di più sono farmaco resistente, cioè con tanti farmaci che assumo ho ugualmente tante crisi epilettiche quasi quotidianamente.
Non mangio da sola, faccio dei piccoli passi ma sorretta da ausili ed ho l’amico pannolino x i miei bisogni.
Esprimo le mie emozioni attraverso il sorriso e il pianto, perchè dicono che non ho l’intenzionalità.
Secondo me sono gli altri che non riescono a trovare un canale di comunicazione con me.
La mia sorellina ed i miei genitori sono accanto a me a lottare giorno per giorno ed a far si che ogni piccolo stimolo ed emozione possano condurmi ad un minimo traguardo.
Da anni siamo attorniati da una grande e vera famiglia, l’ associazione ” aiutiamo la stella a brillare onlus”, in cui ci sentiamo supportati, consigliati ma sopratutto sostenuti in tutto ciò che necessita il mio stare bene , sia posturale come la sedia adatta alle mie esigenze fisiche, sia al mio divertimento come un triciclo particolare dove anch’io posso essere felice ,sia gli occhiali transition per non essere infastidita dal sole…
Tutto grazie a questa associazione che permette a me ed ai miei amici di poterci sentire liberi senza doverci nascondere o giustificare.
Anche la mia mamma è più serena quando si confronta con quei genitori che hanno le stesse problematiche e sa che può contare su di loro per ogni piccolo sfogo e che può essere compresa al 100 %.

Grazie ai genitori di Asia

Ciao mondo!

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